martedì 7 agosto 2012

Appunti di viaggio. Praha


Dopo un po' di tempo passato ad esplorare e a vivere l' interessante, esplicita, energetica, sostenibile, ma forse un po' dispersiva Berlin, mi confronto con Praha, la capitale della Repubblica Czeka. Mi piace pensare di assomigliare a questa città. Non ti prende subito, va scoperta lentamente, e dopo un po' di tempo, nonostante la prima apparenza un po' cupa e decadente, si rivela felice, colorata ed oltremodo ospitale. Le cose bisogna cercarle, ma una volta tracciate alcune direttrici si lascia trovare e scoprire facilmente. Anche perché in realtà nasconde un sottobosco vivacissimo a livello sia culturale che musicale, oltre che architettonico naturalmente. 


Non per caso città elettiva di intellettuali e creativi dai tempi dei tempi. Arrivi con il Pullman a P.-Florenc e non ti dice un granché, al contrario una volta prese le misure, si rivela piano piano, in un crescendo, che culmina nelle vie della Stare Mesto fino all' incantevole oltre Moldava. Scopro con gioia che le persone locali sono tanto indisposte con i turisti, quanto gentili e calde con i viaggiatori, quale vorrei pensare di essere. Già. Troppi turisti dei tre giorni in cerca di birra (ma comprartela nel supermercato sotto casa tua no, che spendi uguale e risparmi i soldi del' aereo ?) e pochi viaggiatori, che vogliano almeno sforzarsi di imparare a dire "buon giorno" e "grazie" nella lingua locale. Insomma, il rispetto non dovrebbe mai mancare, soprattutto in viaggio. Rimango stupito dalla incredibile difficoltà di lettura di queste a prima vista incomprensibili parole. Molta scena, che in realtà si scopre non essere poi così distante dalle altre lingua slave. Già il solo rivolgersi in Sloveno, invece che nell' odiatissimo Inglese, (per non dire del' Italiano, che qui i miei compatrioti danno il peggio di sè), dispone subito positivamente le persone. Comunque non capiranno una parola, ma poi si lascieranno volentieri andare in altre lingue più turistiche. Il Tedesco è in ogni caso più conosciuto dell' Inglese, almeno dai non addetti alla ricettività. 


La gente è di una bellezza e di una freschezza impressionante, purtroppo venire qui come fanno gran parte dei turisti per "usare" senza il minimo rispetto, forti di un cambio a loro favorevole, è quanto di più squallido possa capitare di vedere ad un viaggiatore autentico. L' ebrezza di un' incredibile e salutare sbornia di birra di altissima qualità con poche monetine, l' ho provata anch'io, a scanso di equivoci, ma come tutte le cose qui, bisogna saperlo fare. 


Vale la pena, a qualunque ora del giorno e della notte, perdersi senza costrutto fra gli incantevoli palazzi Liberty di Žižkov, da dove scrivo, all' ombra del' altissima torre della televisione, simbolo di una posticcia efficienza real-socialista (che per inciso nessuno rimpiange), e scoprire, assaporare l' atmosfera, e mescolarsi tra la gente che a Praha vive e lavora. Un mio luogo elettivo, oltre all' oggettivamente affascinane Isola di Kampa (per chi non lo sapesse è il mio soprannome), è nelle vicinanze del cimitero ebraico la sera, da dove, se il tempo atmosferico è abbastanza scuro, ti aspetti di veder comparire il Golem da un momento all' altro. 

O rispettosamente perdersi  nell'indescrivibile atmosfera del cimitero di Vinohrady. O l' inaspettato fascino della zona tra Letnà e Holešovice (interessante quartiere ricco di reperti di archeologia industraile perfettamente integrati nei palazzi Art-nouveu). Non lontano dalla Narodni Galerie.


Questa città offre a chi ama la musica e la cultura quanto di meglio, e sto portando avanti con ispirazione in questa città il mio lavoro di composizione e di ricerca di energie. Insomma, è amore, e profondo. Già dopo qualche giorno posso dire di farne una delle mie città elettive, dopo Ljubljana e Paris. Consiglio caldamente, se proprio si ha voglia di confrontarsi con hostel-people di varia natura e nazionalità, il vivibilissimo Blind eye, il migliore fra quelli provati finora. Interessante esperimento di hosteling indipendente di ispirazione Fair trade. Se non altro per la simpatia e la disponibilità del personale, sempre pronto a dare il consiglio adatto e ad offrire una buona birra Czeca nei posti giusti, se si dimostra un minimo di curiosità per la cultura locale. La colazione è inclusa e il prezzo assolutamente in linea con la media. Nel mio futuro vedo l' esplorazione degli entroterra di questo paese, dove è possibile sistemarsi in forme di ricettività molto genuine, sostenibili e più a contatto con la gente. 


Mi riprometto di dare le giuste dritte a chiunque volesse provare una visita di quest' incantevole terra senza i soliti clichè.


Na shledanou !




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