sabato 11 agosto 2012

Veletržní - Il ritorno alla bellezza


Ho realmente capito quanto detesto il movimento cubista solo vedendolo dal vivo. E quello Ceco in particolare. Per non dire di Picasso o dei Surrealisti, cui ci vedo una certa parentela e simile attitudine alla bruttezza. Vorrebbero essere filosofici risultando semplicemente didascalici. Davanti a questi quadri dai nomi famosi ed altisonanti dovrei sentirmi emozionato, ed invece provo solo una repulsione autentica. E' come se costoro avessero deciso di togliere ogni bellezza dal soggetto, e congelarlo in una posa orribile e folle. Squadrata o storta che sia.  Le loro opere sono prive di qualunque spontaneità e grazia. Dovremmo liberare tutte le gallerie del pianeta da questi quadri. Sono giunto alla conclusione che l' esistenza di questi orribili dipinti sia stata concepita per il solo motivo di farci apprezzare ancora di più l' Arte del fine Ottocento - inizio Novecento. Solo il confronto con l' Arte autentica nella sala accanto, alla Narodna galerija, me ne ha dato la piena consapevolezza. Lasciatemi tra i Cezanne, tra i Mucha, i Monet, I Renoir o i Van Gogh. Voglio semplicemente vivere in quadro di Renoir o Manet. O essere una piccola particella di colore di un qualunque quadro di Klimt. Vederli dal vivo è stata un' esperienza che mi ha cambiato. Ho visto la grazia e la bellezza nella sua essenza  migliore fissata su una tela. L' arte figurativa è morta con il Romanticismo, l' Impressionismo e con l' Art-nouveu. 



Gustav Klimt - Water castle (1908)

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